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Perché gli incendi di Los Angeles sono così difficili da fermare

Los Angeles sta vivendo il suo quinto giorno consecutivo di incendi. L’incubo ad occhi aperti dei californiani è iniziato lo scorso martedì e purtroppo le fiamme sono ancora fuori controllo. I roghi di oggi sono considerati fra i più devastanti della storia della città. Ad aver contribuito allo sviluppo dei devastanti incendi una serie di fattori, che sta causando più danni del solito. Non dimentichiamoci, infatti, che la California è abituata a situazioni di questo tipo. Quella di Los Angeles è infatti un’area dove è molto facile che un incendio si diffonda: è perlopiù verde e con case costruite con materiali, fra cui il legno, che non sono resistenti al fuoco, come lo è il cemento.

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Perché gli incendi di Los Angeles sono così difficili da fermare

Perché gli incendi di Los Angeles sono così difficili da fermare? Un primo fattore l’abbiamo spiegato poc’anzi. Ma c’è di più. Al momento ne sono attivi cinque, tutti nella parte nord della città e due dei quali fuori controllo; mentre ne sono stati spenti tre, fra cui quello che aveva colpito il quartiere di Hollywood. Le persone che hanno perso la vita sono in tutto undici. Più di 150mila persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni e sono andati distrutti oltre 10mila edifici. A rendere complicate le operazioni di spegnimento degli incendi i tizzoni di brace volanti. Trasportati dal vento, questi ultimi possono arrivare anche a tre chilometri di distanza. Secondo uno studio dell’«Insurance Institute for Business & Home Safety (Ibhs)» americano, citato da «Il Corriere della sera», il 90% delle case e degli edifici bruciano a causa di questi frammenti ardenti che volano. È per questa ragione che gli incendi della California scoppiano quando soffiano i venti di Sant’Ana provenienti da Nevada e Utah, dalle montagne verso le zone più abitate. Come in questi giorni, quando hanno raggiunto i 130 chilometri orari.

Quali sono i fattori che rendono difficili le operazioni di spegnimento

«Se qualcuno lascia una finestra aperta, una sola di quelle braci (ne basta una) può finire su un telo. Oppure può bruciare la zanzariera della porta. Oppure i mobili del patio. E poi c’è un incendio esterno, con un’enorme quantità di calore che si sprigiona da questa casa. A quel punto le due case vicine diventeranno un problema. Poi le tre case di fronte diventeranno un problema. Che si alimenta da solo e diventa sempre più grande», ha spiegato un vigile del fuoco californiano al National Geographic. È poi la California una zona secca. Ed è una situazione in peggioramento per via del cambiamento climatico. 

Perché è così difficile fermare gli incendi a Los Angeles

Sono mesi che nella California del Sud piove pochissimo. «La California meridionale tende ad essere più secca di quella settentrionale, ma quest’anno la disparità è insolitamente estrema. La maggior parte della California settentrionale ha ricevuto oltre il 100% delle precipitazioni medie fino al 1° ottobre (cioè il doppio, ndr), mentre la maggior parte della California meridionale ne ha ricevute meno del 20% (un quinto, ndr), secondo il Water Watch del Dipartimento delle Risorse Idriche. L’inizio secco dell’inverno nella California meridionale arriva dopo un’estate caratterizzata da un caldo prolungato e da record che ha cotto il paesaggio e gli alberi e le sterpaglie», spiega il New York Times. L’ultimo grande problema, riferisce «Il Post», è quello dell’acqua. Il dipartimento per l’Acqua e l’energia di Los Angeles ha rivelato che i serbatoi che alimentano gli idranti erano stati riempiti in tutta la città prima dell’inizio dell’emergenza, ma li sta esaurendo vista l’enorme richiesta di questi ultimi difficili giorni.