Lilli Gruber, durante la puntata di Otto e mezzo, andata in onda lunedì 25 novembre 2024, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ha criticato le parole della premier Giorgia Meloni sull’incidenza del numero di questo tipo di reato commesso dagli immigrati. La nota giornalista ha attaccato la presidente del consiglio, evidenziando come il suo pensiero sia stato espresso proprio nel giorno in cui Alessandro Impagnatiello è stato condannato all’ergastolo. Non solo, la conduttrice ha ricordato che sempre ieri per Filippo Turetta è stata chiesta la medesima pena.
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Lilli Gruber contro Giorgia Meloni dopo la frase sugli immigrati e la violenza sulle donne
Al programma “Otto e Mezzo”, nelle prime battute, Lilli Gruber ha chiesto ieri ad una delle sue ospiti, Annalisa Terranova, giornalista di Libero Quotidiano: “Cosa manca per far sì che ci sia un vero e profondo cambiamento culturale? Prevale alla fine la propaganda? Oggi Giorgia Meloni ha detto che le violenze sono una piaga sociale e culturale. Però poi in un’altra intervista ha detto: ‘Verrò definita razzista, ma c’è un’incidenza maggiore nei casi di violenza sessuale da parte di immigrati, soprattutto se illegali‘. Ma dire questo proprio nel giorno in cui due giovani italiani, bianchi, cosiddetti ‘perbene’, sono stati uno condannato all’ergastolo (Alessandro Impagnatiello, ndr) e l’altro lo rischia (Filippo Turetta, ndr), perché spostare sempre il tiro su una cosa. Forse non era questa l’attualità oggi, non era quanto gli immigrati delinquono”. La giornalista ha poi aggiunto: “Giorgia Meloni oggi ha tirato in ballo i migranti. Ognuno è libero di dire quello che dice, non me lo sono inventata io”.

Cosa aveva detto la presidente del consiglio?
Cosa ha detto la premier Meloni nello specifico? In un’intervista a “Donna Moderna”, la presidente del consiglio si era lasciata andare a questa considerazione: “Adesso verrò definita razzista, ma c’è un’incidenza maggiore, purtroppo, nei casi di violenza sessuale da parte di persone immigrate soprattutto illegalmente. Questo perché, chiaramente, quando non hai niente, si produce una degenerazione che può portare da qualsiasi parte. E, quindi, anche il contrastro all’immigrazione illegale di massa è un elemento di questo fenomeno (…). Bisogna garantire la presenza delle forze dell’ordine, garantire che ci siano i reati, garantire che quando qualcuno commette un reato paghi per quel reato. Il tema di contrasto all’immigrazione illegale di massa è una delle materie su cui il Governo si spende di più”. Dello stesso avviso il leader della Lega Salvini, che ha sottolineato ieri «l’inevitabile e crescente incidenza degli aggressori stranieri, un dato preoccupante che non sminuisce in alcun modo i casi italiani ma evidenzia le pericolose conseguenze di un’immigrazione incontrollata, spesso proveniente da Paesi che non condividono i principi e i valori occidentali».
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