Press "Enter" to skip to content

Israele sarebbe pronto a colpire le centrali nucleari iraniane, l’allerta dell’intelligence USA

La tensione in Medio Oriente potrebbe raggiungere un nuovo apice. Secondo quanto riportato dalla CNN, l’intelligence statunitense disporrebbe di informazioni su un possibile attacco israeliano contro impianti nucleari in Iran. Una prospettiva che rischia di destabilizzare ulteriormente l’area, già provata dalla recente offensiva su Gaza, e che si scontra con i tentativi diplomatici in corso, anche da parte dell’ex presidente Donald Trump.

Washington incerta sulle reali intenzioni di Israele

Fonti dell’amministrazione americana, intervistate dall’emittente USA, hanno dichiarato di non avere conferme su una decisione definitiva da parte del governo di Benyamin Netanyahu. L’incertezza è condivisa anche all’interno del governo statunitense, che monitora da vicino le evoluzioni del dossier.

Secondo una fonte vicina all’intelligence USA, “la probabilità di un attacco israeliano contro un impianto nucleare iraniano è aumentata significativamente negli ultimi mesi”, soprattutto se un accordo tra Stati Uniti e Iran dovesse lasciare parte dell’uranio arricchito nel Paese.

Movimenti sospetti e intercettazioni allarmano gli USA

A preoccupare la Casa Bianca sono soprattutto:

  • intercettazioni delle comunicazioni interne israeliane,
  • manovre militari ed esercitazioni aeree dello Stato ebraico.

Per alcuni analisti, questi segnali indicherebbero un attacco imminente. Tuttavia, altri ambienti governativi interpretano le stesse mosse come una strategia di pressione diplomatica per indurre Teheran a rinunciare al programma nucleare.

Petrolio e mercati in allerta

L’ipotesi di un’escalation militare ha avuto ripercussioni immediate sui mercati:

  • Il prezzo del petrolio è aumentato, riflettendo i timori di instabilità regionale.
  • L’oro, tradizionale bene rifugio in tempi di crisi, ha segnato un rialzo di quasi il 2%.
  • Le borse asiatiche, invece, hanno reagito con cautela, proseguendo in parte il rally del giorno precedente, nonostante le tensioni geopolitiche.

Il contesto globale: Iran, Gaza, Cina e USA

La potenziale azione militare contro l’Iran arriva in un contesto internazionale già carico di tensioni:

  • L’offensiva israeliana su Gaza ha acceso nuovi focolai di instabilità.
  • Le relazioni tra Stati Uniti e Cina rimangono tese. Pechino ha recentemente accusato Washington di “prepotenza” sui controlli delle esportazioni di chip, proprio quando sembravano affacciarsi spiragli di distensione commerciale, con la sospensione temporanea dei dazi reciproci.