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Eutanasia, “Gloria” è il secondo caso di suicidio assistito in Italia

“Gloria” eutanasia, è il secondo caso di suicidio assistito in Italia. Una donna di nome “Gloria”, residente in Veneto e affetta da una forma di cancro, è deceduta il 23 luglio alle 10.25. È diventata la seconda persona in Italia a scegliere l’eutanasia, pratica resa legale in determinate circostanze dalla sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale nel caso Cappato-Antoniani. Questa sentenza ha permesso a Gloria di ottenere i farmaci necessari dalla struttura sanitaria locale, rendendola la prima persona in Italia a ricevere tale assistenza.

Gloria ha scelto di porre fine alle sue sofferenze nella sua abitazione, dove si è auto-somministrata il farmaco letale con l’ausilio della strumentazione fornita dall’azienda sanitaria locale. La procedura è stata supervisionata dal dottor Mario Riccio, un consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni. Questo dottore ha già assistito altre persone in situazioni simili, tra cui Piergiorgio Welby e Federico Carboni.

Gli esponenti dell’Associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo e Marco Cappato, hanno espresso il loro pensiero e cordoglio alla famiglia di Gloria, elogiando il dottor Mario Riccio per aver seguito il caso fin dall’inizio. Hanno sottolineato che Gloria ha atteso alcuni mesi per poter procedere in Italia, ma ha fatto questa scelta per avere vicino la sua amata famiglia e sentirsi libera nel suo paese.

Gloria è la seconda persona residente in Veneto, dopo Stefano Gheller, a ricevere l’autorizzazione per il suicidio assistito in base alle condizioni di salute e alle valutazioni del comitato etico e dell’azienda sanitaria. Questo evento rappresenta la quarta volta in Italia che accade una situazione simile.

"gloria" eutanasia

Il Veneto è diventato la prima regione in Italia a raggiungere e depositare il numero di firme necessarie per presentare una proposta di legge regionale sul suicidio assistito al Consiglio regionale. Più di 7.000 cittadini veneti hanno sottoscritto il testo di “Liberi Subito”, una proposta di legge regionale promossa dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare l’assistenza medica per la morte volontaria. Questa iniziativa sta raccogliendo le firme anche in altre regioni italiane, tra cui Piemonte, Abruzzo, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Altre regioni come Basilicata, Lazio, Sardegna, Puglia e Marche hanno anch’esse manifestato interesse e interesse verso proposte analoghe.

Questi eventi delineano lo scenario completo a livello nazionale riguardo la questione del suicidio assistito e delle iniziative legislative nelle diverse regioni italiane.