Cosa succede in Francia dopo le elezioni? Che dobbiamo aspettarci? La destra di Le Pen è stata sconfitta, ma ora è presto per parlare di una vera svolta a sinistra del Paese. Ne ha parlato in un’intervista a “Formiche” il costituzionalista ed ex parlamentare dem Stefano Ceccanti. Difficile trovare un vincitore alle recenti elezioni: «Il senso di queste legislative anticipate era quello di un referendum sull’accesso al governo dell’estrema destra. Il referendum ha visto il partito di Le Pen perdente. C’è quindi uno sconfitto sicuro. Si fa invece fatica a individuare un unico vincitore anche perché la coalizione prima arrivata il nuovo fronte popolare è molto eterogenea».
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Cosa succede in Francia dopo le elezioni: parla il costituzionalista Ceccanti
Il partito del Presidente Macron è la seconda forza e, al momento, lui sceglie di prendere tempo probabilmente per definire gli equilibri della maggioranza: «Dobbiamo attendere il 18 luglio, l’elezione del presidente della Camera. Non ho certezze sul seguito se non che troveremo sicuramente all’opposizione Le Pen e Melenchon, ossia la parte minoritaria estrema del Nfp. Il resto è imprevedibile», ha detto Stefano Ceccanti a “Formiche”. A proposito del ruolo di Melenchon, questi ha dichiarato: «Si collocherà all’opposizione perché con le sue posizioni non è coalizzabile». Come arrivare al prossimo esecutivo? «Spetta al Presidente della Repubblica individuare un primo ministro che sia in grado di non avere contro una maggioranza assoluta dell’assemblea. Infatti non è prevista una fiducia iniziale, basta essere certi che chi sta all’opposizione non possa prevalere presentando una mozione di sfiducia».


Cosa succede in Francia dopo le elezioni: l’opinione di Ceccanti
Alla domanda “Il fronte popolare è un modello riproponibile anche in Italia?“, Ceccanti ha risposto così: «Il Nfp sarà ad alto rischio di esplosione nelle prossime settimane, per questo andrei piano con l’idea di assumerlo come modello. Tuttavia se per riproponibile si intende essere più capaci di intese tra diversi anche solo a fini elettorali un qualche insegnamento lo trarrei anche perché il centrodestra si allea già sull’altro lato senza farsi troppi problemi. Dobbiamo comunque sapere che se le alleanze in negativo poi non evolvono nel tempo in qualcosa di positivo servono sul momento per una legittima difesa ma sul medio lungo rischiano di esplodere e di favorire le rivincite altrui».
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