Press "Enter" to skip to content

Abedini è stato rilasciato: è già rientrato a Teheran

È tornato in patria l’ingegnere iraniano Mohammad Abedini. Ad annunciarlo il Ministero degli Affari Esteri di Teheran. Il 38enne, esperto di droni, era stato arrestato il 16 dicembre scorso a Malpensa su richiesta degli Stati Uniti ed era detenuto nel carcere di Opera. Su di lui pendeva il mandato di arresto internazionale degli Usa, che lo accusavano di aver avuto un ruolo chiave in un attentato in Giordania un anno fa. Stamani, domenica 12 gennaio 2025, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, aveva fatto sapere in una nota di aver “depositato alla Corte di Appello di Milano la richiesta di revoca degli arresti per il cittadino iraniano Mohammad Abedini Najafabadi”. Nel pomeriggio poi la magistratura iraniana ha reso noto che “grazie al monitoraggio del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran e ai negoziati tra i servizi di intelligence della Repubblica Islamica dell’Iran e quelli italiani, il problema è stato risolto e ha portato al suo rilascio e al suo ritorno nel suo Paese”.

Leggi anche: Perché a Donald Trump interessa così tanto la Groenlandia

Abedini rilasciato, è già rientrato a Teheran: cos’è successo

Ma a cosa si deve la revoca dell’arresto di Mohammad Abedini? “In forza dell’art. 2 del trattato di estradizione tra il Governo degli Stati Uniti d’America e il Governo della Repubblica italiana possono dar luogo all’estradizione solo reati punibili secondo le leggi di entrambe le parti contraenti, condizione che, allo stato degli atti, non può ritenersi sussistente”, si legge nella nota del ministero della Giustizia.

Si legge ancora nel documento riportato dall’«Adnkronos»: “La prima condotta ascritta al cittadino iraniano di ‘associazione a delinquere per violare l’Ieepa’ non trova corrispondenza nelle fattispecie previste e punite dall’ordinamento penale italiano. Quanto alla seconda e terza condotta, rispettivamente di ‘associazione a delinquere per fornire supporto materiale a una organizzazione terroristica con conseguente morte’ e di ‘fornitura e tentativo di fornitura di sostegno materiale a una organizzazione terroristica straniera con conseguente morte’, nessun elemento risulta a oggi addotto a fondamento delle accuse rivolte emergendo con certezza unicamente lo svolgimento, attraverso società a lui riconducibili, di attività di produzione e commercio con il proprio Paese di strumenti tecnologici avente potenziali, ma non esclusive, applicazioni militari”.

Il Guardasigilli Nordio ha firmato la richiesta di revoca dell’arresto dell’ingegnere iraniano

Con il rientro di Abedini a Teheran, scarcerato dopo 27 giorni di reclusione in Italia, si chiude una vicenda davvero complessa, intrecciatasi con l’arresto della giornalista Cecilia Sala in Iran, che ha visto lavorare il nostro Paese assieme a Usa e Iran. La stessa premier Giorgia Meloni, che una settimana fa ha incontrato il presidente eletto Donald Trump, aveva fatto sapere che sul caso c’era un “vaglio tecnico e politico” e se ne discuteva “con gli amici americani”. La presidente del consiglio, come ricostruisce l’«Ansa», aveva precisato che avrebbe voluto parlarne anche con Joe Biden, che sarebbe dovuto venire in Italia, ma poi è stato trattenuto oltreoceano per gli incendi a Los Angeles.