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La Russia riesce a riparare l’avionica francese dei suoi caccia nonostante le sanzioni: ecco come

Avionica francese aggiornata per i caccia russi Sukhoi SU-30, nonostante le sanzioni UE in vigore contro Mosca. La rivelazione è dell’autorevole Defence Blog, in un articolo a firma del direttore Dylan Malyasov che cita un’indagine della community internazionale di intelligence InformNapalm.

I caccia SU-30 sono velivoli molto avanzati impiegati da Mosca fin dall’inizio della guerra in Ucraina. Sono dotati di sistemi avionici forniti da produttori francesi, tra cui display multifunzione, sistemi di navigazione e HUD. Di Su-30SM, che costituiscono una parte fondamentale dell’aeronautica militare russa con circa 130 unità, ne sono andati persi almeno 15 aerei durante la guerra in Ucraina. Tuttavia, le sanzioni avrebbero potuto causare alla Russia perdite maggiori se non fosse stata in grado di mantenere l’avionica estera di questi aerei.

 I volontari della comunità di intelligence hanno raccolto documenti e testimonianze che espongono uno schema in cui la società kazaka ARC Group collabora con le forze armate russe per fornire la manutenzione degli aerei russi Su-30SM equipaggiati con avionica francese di Thales e Safran. Questo esempio di cooperazione russo-kazaka mostra un intricato accordo che consente ai russi di accedere a tecnologie militari avanzate nonostante le sanzioni occidentali rilevanti sotto la copertura di un appaltatore militare kazako.

Gli analisti di intelligence di InformNapalm hanno scoperto che molto prima dell’invasione su vasta scala, la Russia aveva ambiziosi piani di “sostituzione delle importazioni” per l’equipaggiamento francese dei suoi SU-30, e sembra che questo processo si stia lentamente muovendo, grazie al supporto di appaltatori esterni alla Russia.

Sito web di Arc Group dove si parla dell’accordo con il produttore francese di avionica Safran

Tuttavia, ci sono molti aerei in funzione e le attrezzature francesi devono essere riparate: le sanzioni, seppur lentamente, stanno lavorando contro la Russia, impossibilitata quindi a rivolgersi direttamente ai fornitori francesi. Solo gli specialisti certificati dal produttore possono  riparare i componenti utilizzando attrezzature certificate. Dopo l’invasione su vasta scala, la Russia avrebbe perso l’accesso a tali capacità, se non fosse per l’intervento di una semi sconosciuta società kazaka, concessionaria esclusiva per il suo paese dell’avionica di Safran (in precedenza Sagem, ndr), e che secondo InformNapalm non sarebbe altro che una società schermo russa per aggirare le sanzioni occidentali.