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Alla Galleria Plus Arte Puls di Roma i “Supereroi” di Piergiorgio Pirrone

Ci sono mostre che puntano non solo a stupire, ma che scelgono la via più sottile: aiutare chi osserva a guardarsi dentro. Supereroi – Estetica dell’ordinario, la nuova mostra fotografica di Piergiorgio Pirrone, in programma dal 24 al 30 ottobre 2025 alla Galleria Plus Arte Puls di Roma, appartiene a questa categoria. Un racconto visivo che non cerca l’effetto, ma la riflessione: che scava nel mito, lo spoglia, lo restituisce alla sua dimensione più fragile, più autentica.

Il mito ridisegnato, un viaggio dentro l’immaginario collettivo

Curata da Claudio Crescentini, la mostra è un viaggio dentro l’immaginario collettivo, un rovesciamento di prospettive che interroga il nostro modo di guardare gli eroi. Piergiorgio Pirrone si muove con la grazia di chi sembra aver compreso che il vero gesto artistico non è costruire nuove icone, ma decostruire quelle che conosciamo da sempre. Così, nelle sue immagini, Batman e Robin non sono più paladini della giustizia, ma una famiglia che affronta le stesse fatiche e si lascia andare alle tenerezze di chiunque. Hulk non è più solo rabbia incontrollata, ma vulnerabilità che cerca spazio. Superman, infine, che cede alla possibilità dell’amore, con i suoi dubbi. In questo teatro domestico, fatto di cucine e salotti, l’eroismo non mostra i muscoli e acquista uno sguardo. «Con Supereroi – Estetica dell’ordinario ho voluto esplorare la natura profonda di questi personaggi che hanno popolato i nostri sogni e la nostra cultura, andando oltre la loro immagine invincibile e apparentemente perfetta», racconta Pirrone. «Ho cercato di narrarli come esseri umani, con le loro fragilità, le loro paure e i loro sentimenti, perché credo che la vera forza risieda nella capacità di accogliere la vulnerabilità e di riconoscerla come parte integrante della nostra identità», ha aggiunto il fotografo.

Piergiorgio Pirrone racconta la forza della vulnerabilità

È proprio questa dichiarazione a definire la poetica del progetto: un’estetica del vero, che restituisce dignità all’imperfezione e valore all’emozione. Ogni fotografia è un frammento di quotidiano dove il mito e l’umano si incontrano. Nelle stanze della vita ordinaria, gli eroi smettono i costumi scintillanti per mostrare la loro solitudine, malinconia, ma anche la capacità di amare. Le immagini non sono costruzioni digitali: Pirrone rifiuta ogni intervento artificiale, scegliendo ambienti reali, fondali monotinta e scenografie improvvisate, come tovaglie, libri, oggetti comuni, su cui colloca i protagonisti del suo immaginario. Un gioco colto e ironico, che riconsegna all’arte la libertà della manualità. «Senza avvalermi della ormai abusata intelligenza artificiale», scrive l’artista in un suo post su Instagram, «ho messo in pratica la mia esperienza fotografica sperimentandola sui veri e propri giocattoli, collocandoli in set ‘caserecci’, fatti di fondali, tovaglie, piedistalli improvvisati o con alcune mie foto di viaggio, che, condivise con loro, potessero diventare veri e propri teatri di scene di vita quotidiana».

Supereroi – Estetica dell’ordinario intreccia linguaggi e riferimenti

La mostra intreccia linguaggi e riferimenti, costruendo una rete di rimandi tra la cultura pop e la tradizione artistica. Cinema, musica e storia dell’arte convivono in un equilibrio sorprendente: non come citazioni, ma come strumenti di dialogo. Di forte impatto è la rilettura del Cenacolo di Leonardo da Vinci, reinterpretato in chiave inedita attraverso la presenza dei supereroi. Un gesto concettuale che non scade nella parodia, ma che anzi restituisce al mito moderno la sua aurea sacrale. «Negli anni Settanta si gridava L’immaginazione al potere. Oggi, grazie al progetto di Pirrone, possiamo ridefinire questo concetto come Al potere con l’immaginazione, per l’immaginario e l’immaginifico. Pirrone ci presenta una galleria di super-eroine e super-eroi inseriti nel loro habitat più intimo, domestico, tra citazioni filmiche e pittoriche, suggestioni musicali, riflessioni sulla cultura gender e provocazioni pop», spiega il curatore Claudio Crescentini. E nel video che anticipa la mostra, firmato da Gianluca Paoletti, quei rimandi si moltiplicano: troviamo così un’inquadratura del capolavoro di James Cameron Titanic, come pure un passaggio che ricorda la celebre copertina di Abbey Road dei Beatles. Segni leggeri ma precisi, dettagli che fanno di Pirrone non un semplice fotografo di soggetti, ma uno sperimentatore di linguaggi.

L’unica forma possibile di eroismo oggi: esseri veri

In Supereroi – Estetica dell’ordinario nulla è lasciato al caso. La stampa Fine Art di Francesca Rosini restituisce alle immagini profondità e presenza, quasi a volerle liberare dall’immaterialità digitale. Per Piergiorgio Pirrone la fotografia non è artificio, ma atto di verità: un gesto che riporta l’immaginazione dentro la realtà. Ecco allora che l’eroismo si trasforma in una condizione universale: non più dominio sul mondo, ma coraggio di mostrarsi imperfetti. Un tema che risuona nel presente, dove l’immagine di sé è spesso costruzione, pura vetrina. Pirrone ribalta questa logica: i suoi supereroi non fingono, sembrano rompere la posa plastica di cui erano prigionieri.
La loro umanità diventa forma estetica, antidoto all’omologazione digitale. Nel tempo dei filtri, la sua fotografia sceglie la crepa: quel punto in cui l’immagine smette di essere illusione e torna ad essere esperienza. Ed è lì che nasce l’arte e forse anche l’unica forma possibile di eroismo oggi: essere veri, quando tutto invita a sembrare.


Supereroi – Estetica dell’ordinario

Mostra fotografica di: Piergiorgio Pirrone.
A cura di: Claudio Crescentini.
📍 Galleria Plus Arte Puls, Viale Mazzini 1 – Roma
🗓️ Dal 24 al 30 ottobre 2025.
Stampa Fine Art: Francesca Rosini.
Video: Gianluca Paoletti.
Con il supporto di: FUIS – Federazione Unitaria Italiana Scrittori e Chiavi di Roma Immobiliare.