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Omegna, alla Festa di San Vito la “Colonna d’Amore” di Raffaele Ariante

Torna a Omegna la storica Festa di San Vito, giunta quest’anno alla sua 122ª edizione. Dal 22 agosto al 1° settembre la città sul Lago d’Orta si prepara ad accogliere migliaia di visitatori con un programma che unisce tradizione, musica, spettacolo, cultura e spiritualità. Una kermesse che negli anni si è imposta come uno degli appuntamenti più longevi e partecipati del Piemonte, capace di richiamare pubblico da tutta Italia e dall’estero. Tra le tante iniziative in calendario, una in particolare si distingue per il suo valore artistico e simbolico: l’esposizione “Colomba” e la presentazione della “Colonna d’Amore”, progetto curato dall’associazione “Fra il Cuore e la Mente”. A firmarla è Raffaele Ariante, artista originario di Pozzuoli e da tempo residente ad Assisi, che porta a Omegna il suo messaggio di bellezza e fratellanza.

Raffaele Ariante, un artista tra terra e spiritualità

Nato nel 1958 nell’area flegrea, Raffaele Ariante ha respirato fin da piccolo il legame con la natura e con i paesaggi suggestivi che si affacciano sul mare e sul lago d’Averno. La sua sensibilità artistica è cresciuta in simbiosi con quell’ambiente ricco di colori, sapori e storie. Negli anni giovanili ha organizzato eventi culturali nei comuni dell’area napoletana, privilegiando la musica classica, spesso ospitata in contesti sacri dove le note si univano, come ama dire lui, “al respiro di Dio”.

Il 1997 rappresenta per Ariante una svolta decisiva: il trasferimento ad Assisi. Lì ha trovato una dimensione nuova, immersa nelle pietre bianche della città serafica e nell’eredità spirituale di San Francesco. È in questo contesto che ha iniziato a dipingere quotidianamente, trasformando la pittura in missione espressiva. Nei suoi quadri, così come nei testi che accompagna alle sue opere, si ritrovano i valori della pace, dell’umiltà e dell’amore universale. Non a caso ha illustrato copertine di libri e collaborato con realtà editoriali, intrecciando parola e immagine in un dialogo continuo.

La Colonna d’Amore

La Colonna d’Amore, che Ariante presenta in occasione della Festa di San Vito, nasce proprio da questa ricerca interiore e artistica. È un’opera che vuole essere simbolo di unità, di memoria condivisa e di speranza. Non soltanto una creazione artistica, ma un messaggio universale, che trae linfa dalla tradizione francescana e si rivolge a tutti, indipendentemente dal credo o dalle appartenenze culturali. Collocare la presentazione a Omegna non è casuale. La festa patronale dedicata a San Vito, infatti, è un contenitore che da secoli intreccia fede, cultura popolare e partecipazione comunitaria. Accanto agli spettacoli piromusicali, ai concerti, ai dibattiti letterari e alle eccellenze enogastronomiche, l’incontro con un’opera d’arte che parla di amore e fratellanza offre un respiro più ampio, arricchendo il significato stesso dell’evento.

Il valore della tradizione

La Festa di San Vito è da sempre il cuore identitario della comunità omegnese. Basti pensare alla suggestiva processione sul Lago d’Orta, tradizione che risale al 1611, o al celebre Banco di Beneficenza, considerato unico in Italia per dimensioni e premi. Ogni anno il calendario riesce a intrecciare momenti religiosi, spettacoli pirotecnici, concerti e iniziative per famiglie e bambini, mantenendo viva la memoria ma anche aprendosi a nuove contaminazioni culturali. È in questo contesto che si inserisce l’arrivo della Colonna d’Amore, un gesto che lega la creatività di Ariante al territorio del Verbano Cusio Ossola. La presenza di un artista che ha scelto Assisi come patria spirituale, ma che conserva radici profonde nel Sud e nel Mediterraneo, dà all’iniziativa un respiro ancora più ampio.

Un messaggio che parte da Omegna

La Colonna d’Amore non è soltanto un progetto artistico, ma un invito alla riflessione. In un tempo segnato da divisioni e incertezze, l’opera di Ariante vuole ricordare che la bellezza, l’arte e la spiritualità possono ancora parlare un linguaggio universale. Omegna, con la sua festa secolare, diventa così il punto di partenza ideale per condividere questo messaggio, accogliendo cittadini e visitatori in un clima di festa e di comunione. Chi volesse seguire il lavoro dell’artista può trovare sul suo profilo Instagram @raffaele_ariante_assisi immagini e spunti che raccontano il suo percorso. Un itinerario che, dalla terra flegrea al cuore dell’Umbria, approda oggi sul Lago d’Orta per ricordare che, come insegna San Francesco, “l’amore è nell’incontro”.