Il 1° novembre del 1962, con un logo studiato da Remo Berselli, usciva il primo numero di «Diabolik» al prezzo di 150 lire. I testi erano di Angela Giussani, i disegni del misterioso Angelo Zarcone. Si chiamava «Il re del terrore», con sottotitolo «Il fumetto del brivido». È bastato poco al criminale dagli occhi di ghiaccio, affiancato dalla sensuale compagna Eva Kant, per conquistare il pubblico e divenire una vera icona del fumetto italiano. Non c’era edicola dove non si potessero trovare i volumi tascabili in bianco e nero di Diabolik, ancora oggi, un appuntamento imperdibile per gli appassionati.
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62 anni fa usciva il primo numero di “Diabolik”
Diabolik ricorda (e neppure troppo vagamente) Fantomas, l’inafferrabile ladro francese protagonista dei romanzi scritti da Marcel Allain e Pierre Souvestre a partire dal lontano 1911. L’ispirazione per «Diabolik» viene ad Angela Giussani nel mezzo della stazione Cadorna di Milano, dove molti pendolari erano assorti nella lettura di gialli tascabili. È viaggiando in treno, diretta dai familiari di Saronno, che l’idea diventa via via sempre più concreta: il nuovo fumetto sarà un piccolo albo da portare nelle tasche delle giacche. Coinvolgente, ma di veloce lettura. Una geniale intuizione di marketing, verrebbe da dire. A suggestionare l’autrice sarebbe stato un fatto di cronaca nera accaduto a Torino: il 26 gennaio 1958 un uomo era stato brutalmente ucciso e il suo assassino s’era firmato Diabolich, sfidando la polizia attraverso lettere e indovinelli. Un fatto rimasto nella memoria collettiva come l’assassinio di via Fontanesi. Fu quasi naturale trovare un rivale all’altezza dell’astuto bandito, capace di incredibili travestimenti e dei crimini più efferati. Nasce così l’ispettore Ginko, un uomo tutto d’un pezzo, che nonostante gli sforzi non riesce mai a catturare il brillante furfante. A differenza dei fumetti dell’epoca, il personaggio, nato dalla penna delle sorelle Giussani, non è affatto un eroe positivo: per i tratti somatici le due guardano a Robert Taylor, tra i volti più belli del cinema hollywoodiano, il famoso Armand Duval di Margherita Gauthier, che lo vede al fianco di Greta Garbo.

62 anni fa usciva in edicola il primo numero di “Diabolik”: come venne l’idea ad Angela Giussani
Dopo essere stato salvato da un naufragio e cresciuto da una banda di criminali quando era solo un bambino, Diabolik si dedica durante l’infanzia allo studio delle lingue e della chimica, che gli tornerà utile in seguito per le sue attività criminali. Una volta cresciuto, Diabolik diventa un ladro professionista, interessato perlopiù a rubare pietre preziose e ingenti somme di denaro. Un uomo senza scrupoli, pronto a fare tutto il necessario per raggiungere ciò che desidera. Uccidere, tradire o mentire non è un problema per lui, che però cerca di rispettare sempre chi è più debole. C’è di più: Diabolik non arriva mai a macchiarsi di violenza contro le donne o di spaccio di droga. A partire dal numero 14 della serie originale, Luciana Giussani, che già aveva aiutato la sorella Angela a distribuire il misconosciuto fumetto nelle edicole milanesi, comincia a co-firmare le sceneggiature di Diabolik. Le due, definite da chi le conosceva inseparabili, lavoreranno insieme fino alla morte di Angela nel 1987. L’ultimo episodio di Luciana è invece del 2001, anno della sua scomparsa.

Eva Kant apparve nel terzo episodio del fumetto
Bisogna aspettare fino al terzo episodio del fumetto, intitolato L’arresto di Diabolik, per fare la conoscenza di Eva Kant, sua fidata complice. Si tratta di una ricca vedova che Diabolik decide di derubare, ma della quale finisce per innamorarsi perdutamente. Un’insospettabile alleata, che riuscirà a farlo evadere e che acquisterà sempre più importanza nel fumetto, fino al punto di diventare protagonista di alcuni numeri. Indipendente, appassionata e indomita, Eva Kant rappresenta un personaggio femminile fuori dagli schemi, che ha un rapporto alla pari col suo uomo. Un fatto questo decisamente poco comune per gli anni Sessanta. Un fumetto noir, come avrete capito, anticonformista, che seduce anche registi: nel 1968 Mario Bava porta sullo schermo una versione psichedelica di Diabolik, riprendendo le situazioni di alcuni episodi della serie a fumetti, in particolare quelli intitolati Sepolto vivo!, Lotta disperata e L’ombra nella notte. Nel 2021 ci provano i Manetti Bros, mettendo al centro della pellicola l’incontro tra Diabolik ed Eva Kant, con protagonisti Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastandrea. Sarà il primo capitolo di una fortunata trilogia, sbarcata anche negli Stati Uniti.
Sabato 2 novembre 2024 alle 14 a Foodmetti a Lucca Comics & Games i fan del ladro più acclamato di tutti i tempi potranno assistere alla presentazione di “Le Regole dell’Hotellerie”, l’albo speciale di Diabolik, scritto da Tito Faraci e disegnato da Giuseppe Camuncoli ed Elia Bonetti con protagonista Bruno Barbieri. Lo chef sarà a Foodmetti per raccontare come è nata la sua passione per Diabolik e com’è stato lavorare a fianco di sceneggiatore e disegnatori per creare un progetto davvero insolito.
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