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Claudio Sabelli Fioretti svela retroscena su Oriana Fallaci

In un’intervista al «Corriere della Sera» Claudio Sabelli Fioretti ha ripercorso la sua lunga carriera di giornalista, mestiere che l’ha sempre affascinato: «Mio padre era direttore del Corriere dello Sport. Da bambino mi portava in redazione e passavo pomeriggi interi estasiato a guardare le telescriventi o i dimafonisti che registravano le corrispondenze degli inviati».

Claudio Sabelli Fioretti svela retroscena su Oriana Fallaci

Per tanti Claudio Sabelli Fioretti è l’intervistatore più bravo di Italia: «Io direi Stefano Lorenzetto. Quando lo chiedono a lui, fa il mio nome. Quindi mi sembra gentile ricambiare la cortesia. Ma io sono più bravo», ha detto al «Corriere». Poi il racconto di alcune esperienze lavorative, in primis l’intervista per «Panorama» ad Oriana Fallaci, che però alla fine se la scrisse da sola: «Lei stava per uscire con Un uomo. Sechi mi mandò a casa sua in Toscana. Un collega mi avvisò: “Guarda che ti sequestra”. Allora escogitammo uno stratagemma: se dopo due giorni non avesse avuto mie notizie, avrebbe dovuto chiamare per dire che Renato Curcio, ai tempi latitante, aveva accettato di farsi intervistare e voleva incontrarmi il giorno dopo». Funzionò? «No, perché quando telefonò a casa di Oriana, lei fece fuoco e fiamme. Mi liberò dopo quattro giorni. Poi cominciò il calvario della stesura. Le mandai l’intervista per rileggerla e mi rispose garbata che se l’era riscritta. Ne feci una seconda stesura, tenendo conto delle sue osservazioni. La riscrisse. Al terzo giro mi arresi».

Claudio Sabelli Fioretti si racconta: dall’intervista difficile con Oriana Fallaci allo scontro con Daria Bignardi

Claudio Sabelli Fioretti è il solo ad aver fatto infuriare Daria Bignardi: «Perché lei voleva parlare solo del suo libro, Non vi lascerò orfani». Disse che l’allieva aveva superato il maestro: «La mia presunzione è tale che un’affermazione del genere non mi può scalfire». Il personaggio che gli è rimasto nel cuore? «Sandro Bondi. Mi piacque la sua tenerezza, l’amore incondizionato verso Berlusconi, che era un lazzarone. Aveva comprato un appartamento ad Arcore pur di stargli vicino. Per l’intervista mi diede appuntamento nella villa di Silvio e mi fece fare il tour. Quando arrivò a mostrarmi il mausoleo, con le tombe già pronte per accogliere Confalonieri e i collaboratori più stretti, notando che non c’era quella per lui gliene chiesi conto e mi rispose con molta tristezza, quasi piangendo, che in effetti non era stata prevista». Nell’Aldilà chi intervisterebbe? «Hitler: perché i cattivi sono più interessanti dei buoni».

L’intervista che gli manca? Il Papa, ecco cosa gli chiederebbe

L’intervista che gli manca? «Il Papa. Ci sto lavorando, ma non mi risponde mai. Eppure lo intervistano tutti». Claudio Sabelli Fioretti ha svelato anche la prima domanda che gli farebbe: «Se una mattina si svegliasse convinto che Dio non esiste, cosa farebbe?». A un certo punto non ha più fatto interviste: «Ero arrivato a quota 600. Ma non era più bello come una volta. Prima c’era chi avrebbe pagato per farsi intervistare da me. Poi hanno cominciato a pretendere le domande per iscritto. Oggi preferiscono andare da Floris. È stata la ministra Teresa Bellanova a farmi decidere: mi aveva rimandato così tante volte che ho pensato non valesse più la pena fare questo mestiere».