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Bremmer spiega le ragioni del rimpasto di Zelensky

Il rimpasto di Zelensky, secondo il presidente di Eurasia Ian Bremmer, serve soprattutto a «formare una squadra di governo più compatta, allo scopo di sostenere il “piano per la vittoria”, che definirà le condizioni per chiudere la guerra». Come mai proprio adesso? «In realtà Zelensky voleva farlo da circa un anno, ma aveva bisogno che la situazione politica interna lo consentisse, a partire dai voti in Parlamento. Alla prossima Assemblea Generale dell’Onu porterà una folta delegazione, e ha bisogno di avere in carica la leadership per discutere con Biden e gli altri alleati il suo piano per gestire questo momento critico della guerra», ha rimarcato Bremmer in un’intervista a “Repubblica”.

Bremmer spiega le ragioni del rimpasto di Zelensky

«Conosco abbastanza bene il ministro degli Esteri, molto rispettato dall’Occidente. Però penso che Zelensky lo considerasse troppo indipendente, per gestire questa fase», ha spiegato il presidente di Eurasia Ian Bremmer. Quanto agli altri, quest’ultimo ha detto: «Ha chiesto le dimissioni del ministro della Giustizia e il capo delle industrie strategiche. Queste sono posizioni che soprattutto in Ucraina preoccupano per la corruzione, ma non ho visto alcuna prova o qualsiasi affermazione al riguardo». Nell’intervista a “Repubblica” Bremmer ha evidenziato che il conflitto è in una fase delicata: «La guerra sta andando avanti come ci si poteva aspettare, considerando la forza della Russia e i ritardi nel sostegno occidentale, in particolare dagli Usa. Gli ucraini combattono bene e coraggiosamente, mantenendo in gran parte la linea del fronte, anche se ultimamente è scivolata un po’. Hanno ottenuto alcuni successi sorprendenti, come gli attacchi alla flotta russa del Mar Nero, la loro capacità di mettere in campo droni, e presto i missili balistici che stanno producendo per colpire in profondità il territorio di Mosca. E naturalmente l’invasione a sorpresa di Kursk, dove controllano territori».

Qual è il piano per la vittoria che il leader di Kiev porterà a Biden

Sul finale Bremmer  ha illustrato il “piano per la vittoria” che Zelensky porterà a Biden: «Significa che è sempre più disponibile a parlare di come sarebbe un’eventuale fine della guerra, e come si arriverebbe a congelare il conflitto. Sa che non può continuare a combattere come negli ultimi due anni. Questo è in parte il motivo dell’offensiva a Kursk, cioè avere più influenza per un eventuale negoziato. Capisce che dopo le elezioni americane ci sarà molta pressione a questo riguardo. Vede quanto sta accadendo in Germania e in altri paesi europei, mentre nel Sud globale e in Cina c’è sempre stata opposizione. Penso che quando parla di un piano per la vittoria non si riferisce alla resa, ma comprende che non sarà in grado di riprendersi tutto il territorio ucraino e vuole discutere le condizioni a cui è possibile fermare i combattimenti. Quindi il sostegno economico, diplomatico e militare da parte dell’Occidente, necessario per arrivare a quell’obiettivo».