«L’uragano Milton ha un potenziale distruttivo elevatissimo, ma non è il più forte degli ultimi 20 anni. Anche se i conti si fanno alla fine». A parlare così al quotidiano “Il Messaggero” Il meteorologo Guido Guidi, tenente colonnello dell’Aeronautica militare. L’esperto ha cercato di spiegare quali sono le caratteristiche di quella che il presidente degli Usa Joe Biden ha definito “la tempesta del secolo”.

Uragano Milton, l’avvertimento del meteorologo Guidi
Guido Guidi ha chiarito a “Il Messaggero” come è classificato il temutissimo uragano Milton che sta devastando gli Stati Uniti: «Prima di atterrare sulla costa della Florida, è stato classificato con categoria 4, in una scala che va da 1 a 5, con dei venti associati che possono andare tra 209 e 251 chilometri orari. È quindi definito come un uragano major, come lo sono quelli di categoria 4 e 5. Non è un evento senza precedenti, nel senso che c’è una lunga storia di uragani con questa intensità che sono arrivati sulla terraferma. Il touchdown, ossia il punto in cui l’occhio della tempesta farà il suo atterraggio sulla costa della Florida occidentale centrale, dovrebbe essere più o meno a sud della baia di Tampa. Poi si sposterà sulla costa orientale della Florida, attenuandosi, e probabilmente passando a categoria 2, il che significa comunque raffiche da incubo. Per effetto della combinazione tra la forte intensità del vento e la bassissima pressione atmosferica, il mare sale e inonda la costa, si chiama “storm surge”. In questo caso sono previste inondazioni che vanno da i 3 ai 5 metri, il che vuol dire sommergere praticamente tutto».

Quali conseguenze potrà avere? Arriverà in Europa?
In passato ci sono stati dei casi analoghi all’urgano Milton: «Nel 2004 c’è stato l’uragano Charlie, che era categoria 4. Poi, nel 2017, della stessa categoria ci sono stati Harvey e Irma. Nel 2018 Michael, che era addirittura categoria 5. Ci sono stati Laura e Ida e poi ancora Ian nel 2022, sempre contro categoria 4. La stagione degli uragani, che finisce a novembre, tra l’altro è stata finora molto poco attiva. Dal 2005 al 2015, per ben dieci anni, ci sono stati pochissimi uragani e solo di categoria uno. Sembrava che se fossero finiti. Dopodiché, invece, hanno ripreso ad accadere, quindi c’è moltissima casualità», ha affermato il meteorologo Guidi. Avremo a che fare anche noi con Milton? «No, morirà in mezzo all’Atlantico. Noi abbiamo già dato, nel senso che in queste ore sta passando sulla Francia settentrionale e sui Paesi Bassi quel che resta dell’uragano Kirk. Nato nell’Atlantico centrale, nella sua ultima fase ha perso quasi completamente la sua intensità: arriverà sulla Svezia stasera», ha concluso l’esperto.





