«Sono andato a trovarlo in carcere. L’ho trovato come una persona che sta in carcere». Così Andrea Turetta, fratello di Filippo, ha parlato a Zona Bianca, il programma condotto da Giuseppe Brindisi su Retequattro, svelando di essere andato in carcere a trovare il fratello maggiore, colpevole di aver ucciso la studentessa Giulia Cecchettin.

Filippo Turetta, il fratello rompe il silenzio a “Zona Bianca”
Andrea Turetta nell’incontro con il fratello Filippo non ha parlato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. «Io non gli ho parlato di quello che è successo. Io gli ho parlato da fratello a fratello e gli ho chiesto come stava e basta. Questo è, lui è mio fratello, punto e basta. Non mi interessa quello che è successo», ha affermato Andrea Turetta al programma Mediaset. Sul suo legame con il fratello maggiore, il giovane ha detto che avevano «un rapporto fra fratelli e basta, ma io non ero condizionato da lui e lui non lo era da me. Basta». E ancora: «Io spesso non ero a casa. Ero sempre fuori, uscivo con gli amici, non passavo tempo insieme a lui. Non ho mai avuto un discorso profondo con lui su certe cose, sui suoi problemi o cose così, quindi ero all’oscuro di tutto, diciamo che tra virgolette non mi interessavo, anche perché ero il fratello più piccolo e, semplicemente, non ero abituato a farlo», ha spiegato Andrea Turetta.

«Non voglio farmi condizionare da questa cosa che è successa e non credo di essere obbligato a farmi condizionare»
Parlando dei suoi genitori, Andrea Turetta ha detto di credere che siano «scossi»,«come qualunque persona che viva questa cosa. Credo che se lo viveste voi, rimarreste scossi». A proposito del suo futuro, il ragazzo ha detto: «Non voglio farmi condizionare da questa cosa che è successa e non credo di essere obbligato a farmi condizionare. Sono tranquillissimo e tutto qui, diciamo che non ci creerà differenze. Lui ha fatto una cosa e pagherà per questo, noi comunque gli staremo accanto come famiglia, perché in ogni caso abbiamo lo stesso sangue, i miei genitori sono i suoi genitori, gli vogliono bene. Sappiamo che dovrà pagare per questo, tutto qui».





