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Crolla controsoffitto in un asilo nido per le forti piogge

Pioggia battente, allagamenti, frane e paura. La Lombardia è stata messa in ginocchio da un’ondata di maltempo che ha colpito con forza l’intero territorio, lasciando dietro di sé danni e disagi. Nonostante le allerte meteo ufficiali — due in tutto, una per temporali violenti, l’altra per rischio idrico e idrogeologico — l’intensità delle precipitazioni ha superato ogni previsione. Tra le situazioni più critiche c’è quella registrata a Como, dove il maltempo ha colpito un luogo che dovrebbe essere sinonimo di sicurezza: un asilo nido. Qui, parte del soffitto è crollata dopo una notte di piogge intense.

Como, via Palestro: il soffitto dell’asilo Babylandia crolla nella notte

La paura è arrivata all’improvviso, in una mattina apparentemente come tante. Siamo a Como, all’asilo nido Babylandia, in via Palestro. Ieri mattina, giovedì 22 maggio, il personale ha scoperto che durante la notte il controsoffitto di alcune aule aveva ceduto. Calcinacci, pezzi d’intonaco e infiltrazioni d’acqua ovunque. Solo un’aula è risultata agibile, mentre le altre erano impraticabili: inzuppate, pericolose, disseminate di detriti. Un quadro desolante e angosciante, soprattutto considerando che parliamo di uno spazio dedicato alla prima infanzia.

Un’aula sola per tutti: l’asilo reagisce all’emergenza

Quando le educatrici hanno aperto le porte, la scena è apparsa subito chiara: non era possibile far entrare i bambini nelle aule allagate e danneggiate. Tutti sono stati quindi radunati nell’unica stanza ancora utilizzabile. Intanto, lo staff dell’asilo ha cercato di contenere l’emergenza con mezzi di fortuna: secchi, bacinelle, asciugamani per limitare gli allagamenti. Per fortuna, al momento del crollo non c’era nessuno dentro la struttura. Un dettaglio che fa tirare un grande sospiro di sollievo: nessun bambino e nessuna maestra è rimasta ferita.

Asilo chiuso parzialmente: “Alcuni bambini resteranno a casa”

La direzione della scuola ha avvisato immediatamente le famiglie: una parte dei piccoli dovrà restare a casa, in attesa di lavori urgenti di messa in sicurezza. Le operazioni di ripristino dei soffitti sono già in programma, ma non sarà un intervento immediato. “Abbiamo bisogno di qualche giorno per capire l’entità del danno e agire di conseguenza”, spiegano dal nido. “La sicurezza dei bambini viene prima di tutto”, hanno rimarcato.

Frane e strade chiuse: i disagi si estendono in provincia

Quello dell’asilo non è stato un caso isolato. Il maltempo ha causato danni diffusi in tutta la provincia di Como. Sempre ieri, a pochi chilometri di distanza, una frana si è abbattuta sulla via per Torno, costringendo le autorità a chiudere la strada al traffico. I Vigili del fuoco e la Protezione civile sono intervenuti rapidamente per liberare la carreggiata dai detriti e verificare la stabilità della collina. Il traffico è rimasto paralizzato per ore, con pesanti disagi per residenti e lavoratori.

Emergenza climatica: la pioggia continua a preoccupare

La perturbazione non accenna a fermarsi. Le previsioni indicano piogge persistenti anche nei prossimi giorni, e in molte zone della Lombardia l’allerta resta alta. La Protezione civile invita alla massima prudenza, soprattutto in prossimità di torrenti, pendii e zone già colpite da frane. Intanto si moltiplicano le segnalazioni di allagamenti in scuole, cantine e garage, e numerosi sindaci stanno valutando la sospensione delle attività scolastiche nei comuni più colpiti.

Una struttura scolastica su due non è a norma

Il caso di Babylandia riporta al centro dell’attenzione una realtà troppo spesso ignorata: la fragilità del patrimonio scolastico italiano. Secondo i dati dell’ultimo rapporto Censis, oltre il 50% degli edifici scolastici italiani non è a norma per quanto riguarda la sicurezza strutturale e antisismica. In tempi di cambiamento climatico e piogge torrenziali sempre più frequenti, la manutenzione straordinaria non può più essere un lusso o un’emergenza dell’ultimo minuto. Serve una strategia, serve una visione.