Ad un anno dalla scomparsa della grande Monica Vitti, Mondadori manda in libreria il suo ‘Il letto è una rosa’ in una nuova edizione, arricchita anche da una prefazione di Roberto Russo. Un memoir avvincente in cui si raccontano particolari inediti di un’artista che ha fatto grande il cinema italiano. In totale la Vitti ha recitato in ben 53 film, cui si affiancano 13 prodotti per il piccolo schermo. Indimenticabile attrice drammatica nella tetralogia dell’incomunicabilità di Michelangelo Antonioni (L’avventura, La notte, L’eclisse e Deserto rosso), che le diedero fama internazionale, e mattatrice della commedia, grazie a pellicole come La ragazza con la pistola.
“Il letto è una rosa” è un libro imperdibile per quanti vogliono saperne di più di Monica Vitti. Un volume ricco, spumeggiante. “Cose di cui Monica parla: gli spaesamenti che fanno apparire strani e paurosi anche i luoghi familiari; gli incontri e le fantasmagorie che proliferano nella zona sfrangiata tra realtà e sogno; l’insorgere improvviso della fame o di altre forme di avidità; i momenti di sconforto e derelizione; la libertà; la solitudine. Cose di cui Monica non parla: una rassicurante monotonia; le abitudini accettate; il grigiore”, scriveva Giovanni Mariotti, nell’edizione originale del 1995.

‘Il letto è una rosa’ è un libro “surrealista e animista”: “Come la luce ravviva i colori, la fantasia di Monica Vitti ravviva tutto quello su cui si posa: il dubbio può trasformarsi in un giovane amante bruno e magro, la sicurezza in un signore di mezz’età in bilico sul naso, o un montgomery rosso sfilacciarsi sino a diventare un vecchio spettatore stanco e ipercritico”. Un esempio? “Siamo in fila, in aria, e passiamo in un raggio di luce come granelli di polvere”. Chi ha scritto questa frase degna di un grande scrittore? Monica Vitti.

L’attrice racconta di aver cercato le parole giuste “affondando i denti nella polpa profumata delle mele annurche”. Così fanno le vere scrittrici. Ed è quello che rende “Il letto è una rosa” un libro appassionante. “Anche i pensieri di Monica danzano sulla pagina come il pulviscolo in un raggio di luce, salendo, scendendo, muovendosi in questa o in quella direzione, con piccoli vortici”, si legge nel retro di copertina.
I proventi del volume andranno a favore dell’Unità di Ricerca di Cefalee e Neurosonologia della fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, di cui è responsabile il professor Fabrizio Vernieri.





